Viaggiare in Iran è sicuro? è la domanda che mi hanno fatto tutti prima di partire. Dopo averlo sognato per anni, il mese scorso finalmente sono riuscita a visitarlo. Ero li per un lavoro con un agenzia locale con base a Terhan, Surfiran, e per dieci giorni ci hanno fatto vedere tante belle cose. E ora più che mai la mia risposta è: SI!L’Iran è sicuro.

🇬🇧ENG

 

C’è tanto da dire sull’Iran, così tanto che non so nemmeno da dove iniziare a dirvi quello che ho visto, sentito e vissuto in questo viaggio. Iniziamo dicendo che l’Iran è un paese incredibilmente bello e, beh, complicato.

Vi starete immaginando l’Iran come un posto pericoloso. Sappiamo tutti cosa dicono, scrivono e fanno vedere dell’Iran i media, e come è spesso rappresentato con pregiudizio. Molti di voi infatti potrebbero immaginarsi questo paese come una terra di estremisti anti americani, uomini armati e donne avvolte in burkas. Solo facendo una semplice ricerca su google images appaiono subito foto di folle incazzate che bruciano bandiere americane, militari armati, e—ovviamente—petrolio—sempre il petrolio! Io tendo a non fidarmi dei media, preferisco andare a vedere le cose con i miei occhi prima di avere qualsiasi opinione su un paese e, ora che ci sono andata, posso dirvi che anche se si, quelle cose esistono parzialmente, l’Iran che ho visto io non aveva NIENTE a che fare con quelle immagini, e il quadro generale è molto piu complesso di quello che vediamo nelle news.

Per essere giusta nei confronti delle persone con cui ho lavorato, questo articolo si focalizzera solo sul lato turistico del paese, lasciando la politica e le questioni sociali da parte per un altro articolo che scriverò presto nella mia rubrica ‘Note dalla Strada’.

L’Iran sta cambiando negli anni e i limiti di quello che va bene fare e quello che non va bene fare sono testati constantemente, ma è importante capire una cosa prima che vada avanti:

C’è una differenza enorme tra Iran-Paese e Iran-Governo

Un paese non è il suo governo e il governo non fa il paese, lo fa la gente. E la gente che ho incontrato in Iran è stata tra la piu gentile e ospitale che abbia mai incontrato nei miei viaggi. E è questo che conta.


ALCUNE COSE DA SAPERE PRIMA DI PARTIRE

 

SICUREZZA

Quindi, l’Iran è sicuro? mi avete fatto questa domanda in un millione su instagram! La risposta è, SI, è un paese sicurissimo per i turisti il cui scopo è semplicemente quello di vedere il paese. Il tasso di criminalità è basso, le persone sono molto rispettose, non mi sono mai sentita in pericolo o a disagio, ne come viaggiatrice ne come donna. Se rispetti la legge—incluso indossare SEMPRE il velo, obbligatorio per legge appunto, se sei una donna, che tu sia d’accordo o no, ma quello è un argomento di cui vi parlerò nel prossimo post—non avrai nessun problema con le autorità.

Il caso in cui l’Iran diventa pericoloso è se sei un giornalista, un manifestante, o se mostri apertamente segni di animosità verso il governo. Ma se quello non è il tuo caso, sei a posto!

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitare l’Iran è quando il clima è mite quindio primavera o autunno. Eviterei di andarci in estate perchè fa un caldo porco e eviterei anche il periodo del Navroz il capodanno Iraniano—le cui celebrazioni durano due settimane—perchè troverete tutto chiuso e in più non avrete la possibilità di stare con gente del posto perchè molti viaggiano in altre parti del paese per andare a trovare la famiglia.

COME VESTIRSI

Non ci sono regole precise per gli uomini, dall’altro lato per le donne ci sono un botto di regole. Dopo la rivoluzione Islamica del 1979 la Hijab—il velo che copre la testa e il collo—è diventata obbligatoria per legge. Che tu sia straniera o Iraniana, appena scesa dall’aereo sei obbligata ad indossarla. Inoltre le donne devono coprirsi le braccia, il decoltè, le gambe, e devono indossare una maglia o tunica non attillata che arrivi almeno a metà coscia che nasconda le curve del corpo. In molte delle città piu tradizionali/religiose vedrete molte donne indossare il chador—un mantello nero che copre la testa e tutto il corpo lasciando solo il viso scoperto—ma non vedrete mai donne in burka, non è un usanza iraniana.

 

VISTO

Il visto si puo ottenere con facilità in aeroporto all’arrivo, o chiedendolo in anticipo al consolato, o anche delegando il tutto ad un agenzia di viaggio.

Costa circa €75 con inclusa l’assicurazione medica obbligatoria che ti fanno in aeroporto.

*sidenote: ero abbastanza scazzata quando ho visto che non mi hanno timbrato il passaporto all’arrivo, non lo fanno più dopo che gli Stati Uniti hanno cambiato le loro policy (se hai un timbro dell’Iran sul passaporto non puoi più entrare negli States con il visto turistico ESTA)…grazie Trump, sempre un piacere! 🤬

INTERNET e SOCIAL MEDIA

Il wifi si trova praticamente ovunque (hotel, ristoranti, cafès), non è velocissimo ma va bene così. Molti siti e social però sono bloccati dal governo, Instagram funziona ed è il social più usato in Iran, ma facebook, twitter e youtube no, per usarli avrai biosogno di scaricarti un VPN prima di arrivare in Iran (ce ne sono tantissimi e costano sui $10 al mese, io ho usato CyberGhost)

COSTO DELLA VITA E MONETA

L’Iran è un paese molto economico per i turisti—per niente economico per gli Iraniani, che vengono spesso martellati da sanzioni e hanno a che fare con un economia totalmente instabile che dipende pesantemente dalle decisioni dei paesi occidentali—si spendono €20/25 al giorno tra cibo e sistemazione se si viaggia alla buona, €40/50 al giorno se si hanno standard leggermente più alti o includendo il trasporto (anche il driver) e lo shopping. Penso che per 10/15 giorni si possa stare in un budget di €1000.

PORTATE CONTANTI! Carte e bancomat non funzionano in Iran quindi portatevi abbastanza contanti per tutto il viaggio. Si possono cambiare gli Euro tramite gli uffici di cambio a tramite il mercato nero nei negozi nei bazaars (il tasso di cambio del mercato nero è migliore).

La moneta ufficiale è il RIAL ma la gente da il prezzo a tutto in TOMAN

1 toman = 10 rials

É un po un casino: se un venditore ti dice che il prezzo è 10 in realtà intendono 100 rials ma a volte intendono 10.000(non gli piacciono molto gli zeri!), non ho ancora capito bene come funziona, capirete quando arrivate lì!😅

NO ALCOHOL

Come in molti altri paesi musulmani l’alcol è severamente vietato per legge. Non ci sono bar ma d’altro lato ci sono molti cafè e tea-houses carini nelle città.

GLI IRANIANI NON SONO ARABI

Gli Iraniani sono—fieramente—Persiani. Parlano il Farsi e altri dialetti locali

DA SOLI O CON UN TOUR

Conoscete il mio stile, quando non sto lavorando per agenzie varie, preferisco viaggiare da sola, in posti remloti e non molto turistici, mi piace perdermi, viaggiare il piu local possibile, e in Iran è totalmente possibile farlo, ci sono molti backpakers che stanno in casa della gente del posto (molte persone infatti vi inviteranno a casa loro, non ve lo posso dire abbastanza, gli Iraniani sono molto molto ospitali).

Per chi è meno avventuroso invece ci sono tantissime agenzie locali che organizzano tour su misura (Surfiran, l’agenzia con cui stavo lavorando è una buonissima opzione, le loro guide sono preparatissime e mi hanno dato un sacco di informazioni sul paese, la società e la cultura che sarebbe stato difficile scoprire da sola)

 

CIBO

Il cibo in questo paese è buonissimo!

DA NON PERDERE: Chelo-kabab—carne su un bastoncino onnipresente in Iran! Tahchin, una specie di torta di riso persiano allo zafferano con uno strato di pollo nel mezzo con sopra frutta secca; Dizi, zuppa di patate, ceci, pomodori e agnello; Ash, praticamente l’unico street-food che hanno, è una zuppa di verdure e noodles che costa pochissimo;e molto altro, in poche parole, mangiate TUTTO!


I POSTI CHE HO VISTO

TEHRAN

Theran è la capitale e conta circa 8 millioni di abitanti. É una grande città e assomiglia a molte altre grandi città nel mondo: il traffico è TANTO, l’inquinamento anche, la cultura ha molti strati, un mix di occidentale, iraniano e islamico con una strana vibe sovietica. C’è una differenza enorme tra la parte sud della città (più povera, più incasinata, più vecchia e casa di molte delle attrazioni più turistiche) e la parte nord (più ricca, più moderna, più fighetta). Le montagne circondano lo skyline della città e si riesce a trovare anche un po di verde al nord.

DA NON PERDERE: il Gollestan Palace (la residenza dello Shah piena di mosaici), il Gran Bazaar (non il più bello che ho visto in Iran ma vale la pena farci un salto. C’è un ristorante dove si mangia benissimo e local all’entrata principale del bazaar, non mi ricordo il nome ma lo vedrete subito perchè la fila arriva fino alla strada) ; Darband, un piccolo angolo di quiete appena fuori dalla città ai piedi delle montagne pieno di ristoranti e cafè carini aggrovigliati nelle strade in salita. Gli Iraniani ci vanno sopratutto d’estate per staccare un po dal caldo e dall’inquinamento)

SHIRAZ

Shiraz è la seconda città piu grande dell’Iran, piena di studenti e giovani artisti, e cuore della cultura Persiana, infatti molti dei più famosi poeti Sufi vengono da lì.

DA NON PERDERE: La Moschea Nasir-al-Molk Mosque (chiamata anche la Moschea Rosa, l’avete vista un millione di volte, la tipica foto cartolina che viene in mente quando si pensa all’iran. Sinceramente mi ha delusa un po, era molto più piccola di come sembra in foto e c’era troppa gente…come succede sempre in questi soliti dannati instagram spots 😜); il Bazaar (mi sono praticamente rifatta la cucina in questo bazaar!); il Forte Arg-e Karim; Persepoli (è a un ora di strada da Shiraz, se vi interessa la storia vale la pena farci un salto).

YAZD

Yazd è stata la mia città preferita; Avvolta da due deserti, si dice che sia una delle città più vecchie del mondo. Le case e i vicoletti sono tutti ocra costruiti in argilla essicata al sole. C’è un atmosfera da 1001 notte. Yazd è conoscita anche per l’artigianato, se siete a caccia di ceramiche questo è il posto giusto!

DA NON PERDERE: La moschea Masjed-e-Jameh ,i negozietti degli artigiani, il deserto (se avete abbastanza temoo) e please, please, please, andate a perdervi nei vicoletti e guardate come vive la gente (sempre la cosa migliore da fare)

ESFAHAN

La terza città più grande dell’Iran e decisamente la più turistica, uno stop obbligatorio per l’architettura stupenda.

DA NON PERDERE: Naqsh-e Jahan (Imam Square), la seconda piazza più grande al mondo(La prima è in China) dove si trova anche la Shah Mosque (conosciuta anche come la moschea blu) e la Imam Mosque (Masjed-e Jameh) . Poio di nuovo, il Baazar, perdetevi e mangiate tutto quello che vedete! (C’è un ristorante carino nel bazaar chiamato Azadegan Cafe dove fanno un beryani buonissimo.)


PENSIERI E SENSAZIONI

Questo viaggio mi ha lasciata incantata, confusa, piena di speranza e col cuore spezzato tutto allo stesso tempo.

Ve ne ho già parlato, avere una macchina fotografica in mano (e fare un sacco di domande) ti dà accesso a uno strato più profondo dell’anima di un paese, mi fa vedere cose che non tutti vedono, e in questo viaggio ho visto tanta tanta bontà e bellezza e tante tante contraddizioni incomprensibili.

Ho visto cose difficili da mandar giù. Ho visto quanto le decisioni di pochi influenzino la vita di tanti; ho visto come anche dei piccolissimi cambiamenti nelle policy dei paesi occidentali possano stravolgere la vita del popolo Iraniano; Ho visto—e vissuto sulla mia pelle—quanto possa essere pericoloso fare troppe domande, o le domande sbagliate, alle persone sbagliate in Iran(c’è stato un piccolo incidente con un Mullah, ma è una storia che vi racconterò piu avanti😅😬); Ho visto persone curiosissime di sapere cosa c’è al di fuori del loro paese e desiderosi di scambiare e condividere liberamente con me il loro punto di vista, le loro preoccupazioni, le loro speranze e i loro sogni ma terrorizzate che lo sentissero le orecchie sbagliate; Ho visto persone che sognano di lasciare il loro paese per inseguire una vita più libera e con più possibilità in qualche altro posto e ho visto nuove generazioni spingere i limiti di cosa è possibile e cosa no per trasformare le loro vite nel loro di paese; Ho visto quanto può essere diversa la vita in base al fatto che si sia nati maschi o si sia nate femmine e ho visto quanto un passaporto possa dettare il tuo destino.

Siccome avevo una macchina fotografica in mano mi hanno fatto entrare in tantissime cucine, case, nel retro di botteghe, fornerie, pasticcerie, e li ho visto lo sguardo che la gente aveva quando mi faceva vedere quello che facevano. Ho visto gente bella, gentile, ospitale, curiosa, gente fiera. Fiera di quello che fa, fiera della sua cultura, del suo paese, gente che fa il meglio che può con quello che ha, e è aperta a raccontartelo.

Ho visto bontà, il che rende ancora più difficile mandar giù la cattiveria.

Sono tornata a casa con un casino dentro, con più domande di quando ero partita, e con una consapevolezza più profonda del significato della parola libertà, e di quanto spesso la diamo per scontata.

L’Iran non solo è sicuro, ma è una terra con un anima antica,  un architettura mozzafiato, cibo stratosferico,e si, ha anche tante contraddizioni, ma è senza ombra di dubbio un paese fatto da persone con gli occhi gentili e i sorrisi più sinceri. E, lo dico ancora una volta, è questo che conta.

Quindi, come si riassume l’Iran? Non puoi! Non con le parole, non in un blog post, devi andarci e vederlo con i tuoi occhi, viverlo sulla tua pelle, per capire. Spero ci arriverete presto!

Love,

—S