Penso che tutti in questi giorni di quarantena stiamo vivendo dei tornadi emotivi che ci portano dalla calma alla disperazione, dalla speranza allo sconforto totale, con altre mille sfumature nel mezzo.  Siamo stati scaraventati dentro qualcosa mai visto prima, dall’oggi al domani le nostre vite sono cambiate radicalmente, e è normale sentirsi tristi, confusi, persi, incazzati, è normalissimo avere paura e è  più facile di quel che si creda cadere in depressione. Ma non dobbiamo farci paralizzare ne dalla tragicità di quello che sta succedendo, ne da questa immobilità forzata, perchè—anche se è difficile da vedere subito, in questi giorni pieni di incertezza—quello che stiamo vivendo può diventare una grande occasione, per tutti. Quell’occasione è il silenzio. È usare questo tempo che abbiamo per rallentare, per guardarci dentro e ascoltarci, per disintossicarci dal superfluo e capire cosa vogliamo, cosa ci fa star bene, e chi e cosa conta davvero nella nostra vita.

Qui sotto vil lascio alcuni consigli disinteressati e sinceri—da chi sa che aspetto ha il baratro—per uscire da questa quarantena con mente e anima il intatti (qualche crepa ci sarà). La cosa più mportante da capire è che—anche se oggi siamo tutti nella stessa merda—non siamo tutti uguali e sopratutto non reagiamo nello stesso modo alle difficoltà che la vita ci mette davanti. Quello che funziona per me potrebbe non funzionare per voi, ma ci sono delle linee abbastanza universali da seguire che si sa “funzionano”.

 

1-LIMITARE (DRASTICAMENTE) L’USO DEI SOCIAL

In questi giorni più che mai la nostra salute mentale è messa a dura prova, bisogna proteggersi da quello che vi viene buttato addosso dal mondo esterno, dall’eccesso di informazioni e condivisioni, a partire dai social e dai media.

Se aprite instagram in questi giorni siete bombardati—forse più del solito–dalle stories degli altri: c’è chi fa yoga, chi cucina, chi fa gli aperitivi su skype con gli amici; c’è chi ogni giorno fa la lista di tutte le cose che ha fatto oggi per motivare gli altri; c’è chi offre il proprio aiuto con consigli, meditazioni di gruppo, liste di libri, di film, playlists su spotify, e va tutto bene [a parte gli sciacalli che se ne approfittano per vendervi corsi online fatti su misura sul momento, facendovi credere che vi stanno facendo un favore, approfittandosi di un momento di debolezza; quello non è molto ok, anzi mi fa anche un po schifo—ammesso che il ricavato vada dato in beneficenza verso gli ospedali] quelle elencate sono tutte cose che possono aiutarci o darci conforto—o intrattenimento—nei momenti di panico o di noia. Ma tutta questa saturazione di contenuti può anche essere dannosa o addirittura pericolosa, per due ragioni:

1- Vi confonde ancora di più le idee e vi distrae da voi stessi:

come detto prima questa è una grande occasione per ascoltarsi, è solo ascoltandosi che si capisce chi si è e cosa si vuole, e se siete distratti continuamente dalle vite e dalle opinioni altrui non riuscirete mai a sentire quella voce interiore e pensare davvero con la vostra testa.

2- Innesca il solito meccanismo di “non sono abbastanza”:

molti di voi in questi giorni forse non stanno facendo un cazzo, magari state passando le giornate in pigiama sul divano (attacati ai social?), senza riuscire ad essere produttivi, senza concludere gran chè;  e magari vi sentite pure una merda guardando le vite quarantenate-super-attive dei vostri influencers preferiti su instagram. Ricordatevi, instagram non è vita vera—nemmeno in quarantena!si mostra (quasi)sempre solo il meglio li dentro. Va bene se in questi giorni non siete riusciti a fare un cazzo, non siete sbagliati, è il vostro modo di reagire.Provate a staccarvi un po dai social e vedete se cambia qualcosa 😉

 So che staccarsi completamente dai social sembra una follia, è l’unico portale rimasto che ci connette a quello che succede (agli altri)  fuori dalle mura di casa. Non vi sto dicendo di non usarli del tutto, vi sto dicendo di provare a staccarvi un po, di mettere il telefono in modalità aereo e di entrarci solo un paio di volte al giorno evitando di farsi risucchiare—a volte infettare— dalle vite altrui, concentrandosi un po di più sulla propria, ascoltando un po il silenzio. Perchè quel silenzio ha tanto da dire.

P.S. Diffidate da chi sta utilizzando questo momento per farsi vedere o per vendervi roba, è in questi momenti che vediamo dove stanno i valori dei nostri eroi del web.

2-NON GUARDARE LA TV

Io non ho la TV, non l’ho voluta mettere in casa perchè penso sia una distrazione non necessaria. In questi giorni la TV è una macchina infernale perchè, anche se evitate i TG—che secondo me sono sempre fonte di terrorismo psicologico—qualsiasi programma o persino le pubblicità vi ricorderanno di questo dannato virus.

Ovvio, bisogna rimanere informati, ma ci sono altre fonti meno apocalittiche per farlo, il chè ci porta al prossimo punto

3-CONTROLLARE LE NEWS SOLO UN PAIO DI VOLTE AL GIORNO (E SCEGLIERE INTELLIGENTEMENTE DA DOVE PRENDERE LE INFORMAZIONI)

Questo dovrebbe essere fatto sempre—sono tempi tristi per il giornalismo italiano—ma ultimamente c’è un sovraccarico di informazioni che rischia di mandare la gente in cortocircuito e far crescere sempre di più il panico interiore. Non subite l’informazione, sceglietevela! Ci sono molte testate che fanno informazione come si deve (se siete lettori appassionati di Libero siete decisamente sul blog sbagliato, vade retro satana ?), a ognuno la sua, tra quelle che tengo d’occhio io ci sono Il Post, Open, The Submarine

Evitate di controllare le ultime notizie compulsivamente, innescherà solo ulteriori preoccupazioni. La cosa più sana da fare è controllare solo 1 o 2 volte al giorno (io lo faccio la mattina e la sera)

4-CONCENTRARSI SULLE RELAZIONI VERE (ANCHE SE ORA SONO ONLINE O A DISTANZA)

L’uomo è un animale sociale, si sa. In questo momento più che mai ci ritroviamo ad avere bisogno di contatto umano.

Molti di voi sono chiusi in casa soli (magari non abituati a stare soli), molti di voi stanno vivendo la quarantena con qualcuno (magari senza riuscire ad andare d’accordo), entrambi i casi sono difficili uguali anche se in maniera diversa, e in entrambi le situazioni la cura per non impazzire è il contatto umano—a distanza—con le persone che ci fanno stare bene, di cui ci fidiamo e con cui possiamo davvero condividere qualcosa. Questa quarantena ci sta facendo riscoprire il bisogno, e la bellezza, delle connessioni VERE, quelle non superficiali, quelle che ci lasciano un senso di completezza, che danno più valore al tempo. Videochiamate di gruppo su skype con gli amici a cena, aperitivi virtuali, telefonate con i nonni, tutto super salutare. 

P.s. in questo periodo forse è meglio evitare chi ci butta sempre addosso negatività e ci succhia energie senza mai darcele (le care vecchi “Persone Tossiche“)

5- ABITUDINI SANE

Mi permetto di aggiungere questo paragrafo con voi, non perchè sia un esperta ma perchè  l’anno scorso quando mi sono ritrovata nel buco più nero e fetido della mia vita ognuno dei punti qui sotto mi ha aiutata tantissimo a rialzarmi e riprendere possesso di me.

-ESERCIZIO FISICO: il nostro corpo è una macchina, deve muoversi per funzionare, e se lo facciamo muovere fa bene anche alla nostra testa. Si può ancora andare fuori a correre ma non tutti se la sentono ovviamente, ci sono comunque mille modi di fare esercizio fisico tra le mura di casa, dai video di yoga su youtube alle app per fare sport (io uso Sworkit). Basta un po di forza di volontà. O se proprio odiate fare sport, ballate!

-ALIMENTAZIONE SANA: un alimentazione bilanciata ha effetti notevoli sul nostro stato mentale, specialmente in questi giorni bisognerebbe cercare di non cedere a junk food e schifezze ma pomparsi di frutta e verdura, proteine etc etc etc, Evitare gli eccessi, non mangiare cibi pesanti, non mangiare troppo ma il giusto etc etc etc 

-SVEGLIA E CAFFÉ, BARBA E BIDET: Sembra una cazzata ma farsi una doccia tutti i giorni anche se siamo barricati in casa fa la differenza, stessa cosa vale per vestirsi la mattina in vece di rimanere in pigiama tutto il giorno. Alza l’umore, ci fa sentire meno patate-da-divano e da più senso alla nostra giornata.

-BERE ACQUA: bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno aiuta il nostro corpo a funzionare meglio, e se il corpo funziona bene la mente funziona meglio

-ARIA FRESCA: se non avete un terrazzo o un balcone provate ad affacciarvi alla finestra per qualche minuto ogni tanto, vi ridarà un po di energia.

-LEGGERE:  ovvio e banale ma lo ricordo comunque, leggere fa sempre bene, spesso la scusa che ci ripetiamo è “non ho tempo per leggere” oggi ci ritroviamo a poterlo fare di più , io ne sono grata, è un buon modo per evadere dalla realtà di questi giorni e viaggiare un po con la mente dato che i nostri zainio resteranno vuoto per un po.

-ARTE: lo dirò fino alla fine dei miei giorni, l’arte (e a volte gli artisti) salvano il mondo (o almeno qualche anima). mollate i social e riempitevi di musica, di poesie, di parole, di immagini(sane), di coreografie. L’Arte è contagiosa, l’ispirazione il primo sintomo inevitabile.

-MEDITAZIONE: so che molti di voi storceranno il naso ma la meditazione mi ha cambiato la vita. Pratico da anni, per conto mio, senza una tecnica particolare. Mi siedo chiudo gli occhi e mi concentro sul respiro, a volte ripeto un mantra, lo faccio per 20/30/40 minuti, dipende dalle volte. Non ho le competenze per spiegarvi perchè la meditazione fa bene, ma ho l’esperienza per dirvi che—si—fa bene, che ti connette a te stesso, che ti aiuta a rendere il casino nella tua testa piu chiaro, più tollerabile, se fatta con costanza. Provarci è gratis!

-CHIEDERE AIUTO: è un momento difficile per tutti ma per qualcuno questa difficoltà puo diventare un trauma, la salute mentale, per quanto spesso ancora tabù, è importante tanto quanto quella fisica. Se state male psicologicamente affidatevi a chi aiuta gli altri per mestiere e ha le competenze giuste: psicologi, e psicoterapeuti. 

P.S Per chi—come me—è probabilmente possibile fare la seduta online, per chi non ha mai fatto una seduta con uno psicologo o psicoterapeuta e avesse bisogno di un sostegno psicologico immediato facendo una semplice ricerca google troverete il servizio (gratutio) piu adatto a voi (in base a location e tipo di aiuto necessario). Per chi abita in Lombardia la Società italiana di Psicologia ha messo a disposizione un numero di emergenza (trovate tutto qui)

5-NON ABUSARE ALCOHOL E ALTRO

Il bicchiere di vino, l’aperitivo, qualche tiro di canna ci stanno, non facciamo i finti moralisti. L’importante, come sempre è di non abusarne, perchè—detto da una che la dipendenza la conosce bene—lo sappiamo che non ci fanno bene, anzi si rischiano di alimentare il germe della depressione. 

6-EVITARE LO SHOPPING ONLINE SE NON NECESSARIO

Quando sentiamo un vuoto la prima reazione che abbiamo è di cercare di riempire quel vuoto con qualcosa, spesso quel qualcosa è l’alcohol, la droga, il sesso, lo shopping compulsivo. Ci sentiamo vuoti e pensiamo “se compro quel paio di scarpe” mi sentirò meglio, tutte cazzate! In queste settimane di “stilness” evitate di bazzicare troppo su amazon e online shops, comprate solo cose che vi servono veramente(ok i libri si ma con moderazione!) sarete grati di quel flash di saggezza quando tutto ricomincerà a scorrere. 

7-TO DO LIST

Questa è un abitudine molto americana che ho—8 anni negli stati uniti hanno lasciato il segno—ma per chi non è abituato a stare a casa o lavorare da casa fare una “To Do List” (ovvero una lista delle cose da fare) giornaliera può aiutare a dare un po di struttura a giorni che sembrano infiniti e senza valore. Ogni sera prima di andare a letto prendo un foglio e scrivo le cose che voglio fare/finire/raggiungere il giorno dopo (mansioni, consegne, piccoli obbiettivi etc), ma inizio sempre cerchiando le 3 cose che so di poter fare subito e poi man mano che la giornata va avanti tiro una riga su quello che ho completato. A volte riesco a farle tutte, molto spesso no, ma tirare quelle righe ti fa sentire molto bene. Non so se è un abitudine che può funzionare per tutti ma per me funziona, tentar non nuoce.

8-NON ESSERE TROPPO DURI CON SE STESSI

Non arrabbiatevi con voi stessi se non riuscite ad essere super produttivi in questo momento. Va bene stare fermi, va bene stare male, va bene sentirsi confusi, va bene avere paura, va bene piangere, va bene stare sul divano. L’importante è cercare di capire perchè ci si sente come ci si sente andando oltre la superficie, scavando dentro, e facendo il meglio che si può per stare bene oggi, cercando sempre di scegliere la parte migliore di se, quella meno egoistica e egotistica. 

 

“ENJOY THE SILENCE”

Come detto all’inizio di questo articolo, questo momento che stiamo vivendo è anche una grande occasione. Il mondo fino all’altro giorno era fatto di ritmi frenetici e tempo che non bastava mai, il tutto con un chiacchierio di fondo assordante che spesso non ci permette di pensare con la nostra testa. Adesso abbiamo l’opportunità , anche se forzata, di fermarci, di prenderci una pausa, di stare da soli, di stare in silenzio e chiederci: “Come sto? Cosa sento? Cosa voglio? Come voglio ripartire?”

Ascoltate la risposta, ASCOLTATEVI, c’è magia in quel silenzio, c’è saggezza nella solitudine. L’ego si smussa, l’idea di ‘insieme’ diventa più chiara. 

Se useremo questo tempo che forse in fondo in fondo ci è stato regalato, forse, se ci impegnamo davvero stavolta, il mondo—o almeno  l’Italia—che vedremo quando usciremo di nuovo di casa sarà molto più umano e molto più bello di quello che abbiamo lasciato fuori dalla porta quando tutto questo è iniziato.

Bon Voyage guys!

 

P.s. Due amiche e grandi professioniste hanno espresso dei bellissimi pensieri abbastanza in linea con tutto questo, ve li lascio qui:

Martina Cova (fisioterapista e insegnante di yoga) https://www.instagram.com/p/B9tgaMxnsGp/

Roberta Zanetti (Women Brain & Behaviors Researcher- Energy Healing| Meditation instructor) https://www.instagram.com/p/B9tI8RxFQpn/