La Namibia. Un altro viaggio, un altro sogno diventato realtà!
Qualche settimana fa sono finalmente riuscita a mettere piede in Namibia, un altro paese che sognavo di vedere da tanto tempo.
Circondata a da Angola, Botswana, Zambia, Sud Africa e dall’Oceano Atlantico, la Namibia è un paese relativamente nuovo (ex colonia tedesca passata poi sotto il dominio del Sud Africa—con apartheid annessa—ha raggiunto l’Indipendenza solo nel 1990) ma con un anima antica, un anima che si respira nei suoi deserti (il Namib è il deserto più antico del mondo), nei chilometri di nulla infinito che la attraversano e nei suoi paesaggi lunari quasi ultraterreni.
Sono stata invitata a fare questo viaggio da Eden viaggi, per una collaborazione con il loro brand MADE, un tour operator che propone itinerari e esperienze di viaggio costruiti su misura. Insieme abbiamo passato 8 giorni in questa terra magica, questo è stato il nostro itinerario:
ITINERARIO
WINDHOEK
Capitale della Namibia, Windhoek conta 325,858 abitanti e, come molte città africane, è divisa in una parte più ricca e più moderna, e una parte più povera, per lo più fatta di slums (insediamenti urbani caratterizzati da edifici diroccati—in questo caso fatti per lo più di lamiera—e condizioni di vita sotto gli standard minimi di soppravvivenza) dove risiedono 113,000.
Sebbene comoda per riposarsi all’arrivo o prima della partenza, non c’è un gran chè da vedere a Windhoek oltre al mercato artigianale locale e la chiesa di Christuskirche, infatti non abbiamo passato molto tempo nella capitale, siamo atterrati la mattina, abbiamo fatto un giro veloce per la città e ci siamo fermati a pranzo per poi ripartire verso il Sossusvlei.
SOSSUSVLEI
Siamo arrivati a Sesriem—il punto/cancello d’entrata del parco—dopo 5 ore di strada da Windhoek. Era già buio, le stelle iniziavano a ricamare il manto scuro del cielo, la temperatura era scesa parecchio; abbiamo cenato all’aperto (ovviamente cena a base di carne di Orice) e tra la stanchezza del viaggio e l’assenza totale di segnale sul telefono ne ho approfittato per riposare un po e andare a dormire presto, perchè l’indomani ci aspettava uno dei posti piu sognati dai viaggiatori di tutto il mondo.
Situata nel Namib-Naukful National Park, quindi nel deserto del Namib, l’area del Sossusvlei è caratterizzata dalle sue dune di sabbia rosse, rosa e arancioni—tra le più alte del mondo—e dalle pozze saline secche che dipingono il suolo di bianco. Di seguito le attrazioni principali.
DEADVLEI
L’avete vista un millione di volte in foto, è forse l’immagine cartolina più famosa al mondo. Per arrivarci abbiamo camminato sulle dune in mezzo a un vento che quasi ti spostava, la sabbia che picchiava sulla faccia, i polpacci che bruciavano, ma una volta scesi lo spettacolo che ci siamo trovati davanti ne ha fatto valere tutta la pena.
Deadvlei, chiamata erroneamente La Valle Della Morte, ma che in realtà significa La Palude Morta, è una conca tra le dune di sabbia rossa, con il suolo coperto di argilla bianca, dove una volta scorreva un fiume che un giorno decise di cambiare il suo corso. Gli alberi che popolavano la palude morirono bruciati dal sole, ma i loro scheletri secchi rimangono lì ancora oggi, 900 anni dopo, a sorvegliare la palude come antichi guardiani. Poi ditemi che la natura non e’ pura poesia.
DUNE 45
La duna piu fotografata del Sossusvlei—così fotogenica perchè il contrasto tra la parte illuminata e la parte in ombra è netto—si trova a 45Km da Sesriem e la si puo vedere direttamente dalla strada principale che attraversa il parco.
SESRIEM CANYON
Il nome è stato coniato dai primi esploratori che hanno scoperto il Canyon, e dovevano usare un sistema di sei cinghie di cuoio per estrarre l’acqua dal fondo della gola del Canyon, infatti in Afrikaan SES vuol dire sei e RIEM vuol dire cinghia.
l Sesriem Canyon, lungo quasi un Km e profondo circa 30 m è uno dei pochi posti dove si può trovare acqua durante tutto l’anno. Il canyon che è stato formato dal corso del fiume Tschaub nel corso di almeno 15 millioni di anni.
Abbiamo passato 3 giorni nel Sossousvlei e poi ci siamo diretti a sud, destinazione Swakopmund.
SWAKOPMUND
Siamo arrivati a Swakopmund dopo 6 ore di strada passando tra paesaggi lunari mozzafiato e i contrasti tra il giallo delle dune di sabbia e il blu dell’Oceano atlantico della Skeleton Coast.
Swakopmund è una cittadina situata nel Namib Desert, caratterizzata dall’architettura coloniale tedesca. Non il mio genere di posto perchè un po troppo turistico, ma utile come stop per riposarsi e ricaricarsi tra una zona remota e l’altra. Dopo una notte passata in una guest house appena fuori dal centro siamo ripartiti per il Damaraland.
DAMARALAND
Chiamata cosi perchè abitata dai Damara, uno dei molti gruppi etnici in Namibia, il Damaraland è una zona di deserto roccioso (la roccia è rossa) e casa di una foresta pietrificata, di molti animali selvaggi, e della montagna piu alta della Namibia: il Brandberg, dove si possono trovare antichi graffiti rupestri.
Abbiamo passato il pomeriggio ad esplorare le Organ Pipes—agglomerati verticali di rocce vulcaniche—e le varie incisioni rupestri sparse per la zona e la sera abbiamo cenato e dormito in un lodge nella pace del deserto roccioso, ripartendo il giorno Seguente per una delle mete che aspettavo di piu: Etosha National Park.
ETOSHA NATIONAL PARK
È la piu grande wildlife reserve della Namibia, il nome Etosha significa “grande luogo bianco”, infatti il parco è immerso nel bianco del suolo del deserto salino. Abbiamo passato un paio di giorni a ‘safariggiare’ in giro per il parco, come in tutti i safari che ho fatto in vita mia (ho avuto la fortuna di farne altri 3 in Kenya, Tanzania e Sri Lanka) sono stata fortunata: ho visto zebre, orici, facoceri, springboks, elefanti, giraffe, rinoceronti e anche un leone (intento a mangiarsi una gazzella). Non c’è cosa piu bella di vedere gli animali correre liberi nella Savana, rimette tutto in prospettiva.
Ci siamo lasciati—a malincuore—la natura selvaggia alle spalle per tornare a Windhoek, dove abbiamo passato l’ultima sera del viaggio.
É stato un viaggio bello, un po di fretta ma comunque intenso e rigenerante. La Namibia è un paese ricco di bellezza e pieno di paesaggi e tramonti che riempiono gli occhi e l’anima.
Come sempre spero lo vedrete con i vostri occhi!
NAMIBIA INFO & TIPS
QUANDO ANDARE
Si puo andare tanquillamente tutto l’anno, ma i mesi migliori sono quelli invernali (da Giugno a Agosto), quando il clima è più mite.
LINGUA
la lingua ufficiale è l’Inglese, ma la gente parla anche l’Afrikaans, i dialetti Oshiwambo e circa una bassa percentuale parla anche Tedesco.
GRUPPI ETNICI
In Namibia sono presenti molti gruppi etnici, tra i piu numerosi ci sono gli Ovambo, i Kavango, gli Herero e gli Himba.
Una cosa importante da capire è che gli Himba (le cui foto avrete visto un millione di volte su Natgeo etc) sono un gruppo etnico stanziato a Nord, verso il confine con l’Angola, e solo li vedrete villaggi autentici. Molti Himba si sono spostati a sud e hanno costruito i loro villaggi in zone dove passano i turisti si guadagnano da vivere principalmente vendendo souveniers ai turisti e facendosi pagare per farsi fare le foto .
*NOTA: Non pagate mai la gente per fotografarla, è sbagliatissimo e non fa bene a nessuno. spesso basta passare del tempo con la gente, farsi conoscere un po prima di sparargli la macchina foto in faccia, stabilire una connessione umana, non serve pagare, basta trattare le persone come persone e non come animali da zoo.
ù
MONETA, CARTE, ATMS
La moneta è il NAMIBIAN DOLLAR ma spesso si usano anche i rand Sud Africani. Ci sono bancomat e uffici di cambio in tutte le città, quando si sta in zone remote è meglio avere addosso dei contanti
SICUREZZA
Andate tranquilli, è un paese sicurissimo!
ABOUT MADE
Come detto prima MADE, è un tour operator che propone una collezione di itinerari e esperienze di viaggio costruiti su misura. Gli esperti Made sono intenti a disegnare esperienze di viaggio personalizzate in base alle proprie esigenze e desideri. Il tour operator mette a disposizione assistenza h24 e servizi testati affidandosi ad esperti del viaggio che garantiscono qualità su misura, proponendo itinerari in linea con il proprio ideale di viaggio e con le proprie esigenze, lasciando la libertà di viversi i posti come si vuole.
Un Grazie a Eden Viaggi per aver reso questo viaggio possibile, come sempre tutte le opinioni sono le mie personali.
1 Comments
SilviaK
Gia avevo voglia di Namibia prima.. adesso il desiderio di andarci è incontenibile.
Foto splendide Sara, as always 😉